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Solfiti nel vino e vino senza solfiti aggiunti

21.09.2016
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Solfiti nel vino e vino senza solfiti aggiunti.

 

Il vinificatore Onda® è un valido strumento sia per le cantine che producono vini “convenzionali”  sia per quelle che intendono ridurre l’impiego di questo conservante.

 

 “Cosa sono i solfiti nel vino? ”. Ecco sotto una sintesi di  “cosa sono i solfiti” e “quali sono le concentrazioni di solfiti nel vino convenzionale, biologico e naturale”.

 

Solfiti nel vino: cosa sono

I solfiti vengono usati comunemente nell’industria agroalimentare come conservanti, grazie alle loro proprietà antimicrobiche e antiossidanti. Riescono a conservare le qualità originali dell’alimento salvaguardandolo dalla propagazione dei batteri potenzialmente dannosi.

I solfiti nel vino non vengono aggiunti solo artificialmente ma vengono prodotti naturalmente dal lievito durante la fermentazione alcolica.

Spesso però la quantità prodotta in modo naturale non è sufficiente. Infatti, generalmente, l’aggiunta di solfiti  avviene già al momento dell’arrivo dell’uva in cantina: questo per permettere una selezione degli agenti microbici che andranno ad intervenire nella fermentazione alcolica.

Vino senza solfiti. Entrata dell'uva in cantina

Vino convenzionale e solfiti

L’utilizzo di solfiti può riguardare varie fasi della lavorazione: dal conferimento in cantina fino all’imbottigliamento.
La normativa europea (Reg. CE No 606/2009) ha fissato come limite massimo ai solfiti presenti in un vino in 150 mg/l per i rossi e 200 mg/l per i bianchi, che si elevano rispettivamente a 200 e 250 mg/l per i vini dolci, con deroghe specifiche per determinati tipi di vino e necessità determinate dall’andamento dell’annata in specifiche aree di produzione.

 

Solfiti nel vino biologico

Nella nuova regolamentazione CE 203/2012 le quantità massime di solfiti nel vino biologico sono 100 mg/l per i rossi e 150 mg/l per bianchi e rosati, con la possibilità di aumentare di 30 mg/l se il vino ha più di 2 grammi di zucchero residuo.

 

Si possono aggiungere i solfiti nel vino biologico?

La risposta è si, anche nella vinificazione biologica è ammessa l’aggiunta di solfiti anche se in quantità poco minore rispetto al vino convenzionale.

 

Solfiti nel vino naturale

Il limite di solfiti nel vino naturale è di 30 mg/litro per i rossi e 40 mg/litro per i bianchi, che corrisponde alla quantità massima di solfiti prodotta naturalmente durante la fermentazione alcolica.

La produzione di vino naturale si basa sull’idea di integrare le nuove tecnologie ad una filosofia di vita rispettosa dell’ambiente e della natura, cercando di utilizzare il minor numero di additivi possibile e la minor manipolazione possibile.

 

Vino senza solfiti aggiunti

La dicitura in etichetta “Contiene solfiti” è obbligatoria quando la concentrazione di solfiti nel vino è maggiore di 10mg/litro, senza distinzione tra solfiti prodotti naturalmente dalla fermentazione o aggiunti e senza il vincolo di indicare la quantità precisa.

Nei casi in cui la quantità di solfiti nel vino sia inferiore ai 10mg/litro, si parla di “vini senza solfiti aggiunti” ed è possibile quindi omettere l’indicazione in etichetta.

Generalmente sono vini prodotti utilizzando lieviti selezionati e fermentazione controllata.

Oggi c’è molta attenzione alla salute e quindi la tendenza più diffusa, sostenuta dall’evoluzione delle tecnologie di cantina, va verso un impiego più mirato dell’anidride solforosa che, in  soggetti predisposti, può indurre mal di testa o reazioni allergiche.

Vinificatore Onda®

Vinificatore Onda®

Per poter ridurre l’aggiunta di solfiti occorrono uve il più possibile sane ed un’elevata igiene in cantina, evitano il proliferare di batteri indesiderati in tutte le fasi di lavorazione; grazie al  vinificatore Onda® e al suo sistema di rimontaggio senza uso di pompe ed al sistema di iniezione dei gas tecnici è possibile svolgere queste fasi di lavorazione in ambiente controllato e protetto.


La  capacità del vinificatore Onda® di vinificare senza aggiunta di solfiti o altri allergerni è stata dimostrata sia su scala sperimentale che commerciale: il risultato è stato ottenuto utilizzando il vinificatore Onda assieme ad attrezzature e accorgimenti tali da garantire un ambiente redox gas-regolato in tutte le fasi di vinificazione (dal conferimento dell’uva in cantina fino all’imbottigliamento).

 Scopri di più sul vinificatore Onda®

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